Come e perché arricchire il titolo dei messaggi con i simboli unicode

 

Introduzione

La scelta dell'oggetto delle newsletter rappresenta uno dei passaggi più delicati in una campagna DEM (di Direct Email Marketing). Il titolo del messaggio ha il compito di presentare in maniera chiara e completa i contenuti dell'email e riuscire a convincere l'utente ad aprire la newsletter, facendo leva sulla sua curiosità oppure suggerendo l'esistenza di un'occasione da cogliere al volo.
In più, l'oggetto deve anche essere stringato, così da aumentare le chance che i vari servizi di posta elettronica possano mostrarlo nella sua interezza, sia per gli utenti desktop che per quelli mobile.

 

Perché inserire emoji, emoticons o simboli nell'oggetto della newsletter

Riuscire a catturare l'attenzione dei destinatari senza ricorrere ad espressioni che potrebbero far finire il messaggio nella cartella spam non sempre è semplice: spesso, la newsletter inviata si perde nel lungo elenco dei messaggi che ciascun utente riceve quotidianamente, finendo ignorata nonostante l'attenzione posta nella scelta dei contenuti e della loro presentazione. A questo proposito, è utile tenere sempre a mente gli accorgimenti necessari per evitare l'invio di spam.

Le emoji, ovvero le sempre più diffuse faccine tipiche delle chat e delle applicazioni di messaggistica istantanea, e, più in generale, i simboli unicode rappresentano uno dei possibili stratagemmi utili per stuzzicare la curiosità degli utenti e portare ad un incremento dell'Open Rate, ovvero del tasso di apertura dei messaggi.
La presenza di una faccina sorridente, di una stellina oppure di un simbolo più specifico, come un aereo per indicare un'offerta di viaggio o un cuoricino per segnalare una promozione studiata ad hoc per San Valentino, può essere un modo simpatico ed efficace per rendere più distinguibile la newsletter e per suggerire subito il suo contenuto ai lettori.

 

Come aggiungere le emoji nell'oggetto

Inserire un simbolo o un emoji nell'oggetto di una newsletter è molto semplice. Online è possibile trovare vaste raccolte di questi piccoli elementi grafici, come ad esempio il portale Emojipedia.org, che permette di effettuare ricerche mirate per individuare il carattere speciale desiderato; una volta trovato, è sufficiente un semplice copia e incolla per inserire il simbolo o l'emoji scelta nel campo oggetto dell'editor per la creazione delle newsletter di OpenDEM.
È possibile inserire il numero desiderato di caratteri speciali, all'inizio o al termine del titolo, e dare sfogo alla propria creatività per ideare un oggetto originale e simpatico.

Esempi classici dell'uso dei simboli e delle emoji nell'oggetto delle newsletter possono essere:

  • “♥ Le nostre idee per San Valentino ♥”
  • “☀ Iniziano i saldi estivi!”
  • “☺ Scopri la sorpresa che ti abbiamo riservato!”

Da notare che, negli esempi, sono rispettate le regole base utili per la scrittura del titolo delle email: l'oggetto deve essere breve e incisivo, simpatico oppure curioso e non includere mai i termini e le espressioni tipiche dello spam.

 

Dove trovare emoji newsletter, emoticon e simboli

Per trovare l'emoji o il simbolo perfetto per arricchire l'oggetto della newsletter che stai creando, visita le pagine:

Get Emoji

Copy Paste Character

Fsymbols

Toolset

JoyPixels

Quindi, copia il simbolo desiderato o il codice corrispondente presente nelle liste di emoji quì sopra e incollalo direttamente nel campo "Oggetto" dell'editor di OpenDEM.

 

I vantaggi del ricorso ai simboli unicode nel titolo delle newsletter

Il principale vantaggio del ricorso ai simboli unicode nel titolo delle newsletter consiste nella possibilità di ottenere un migliore tasso di apertura, contribuendo a rendere più visibile il messaggio nella cartella inbox e ad incuriosire i destinatari.
Ovviamente, è bene scegliere simboli in linea con i contenuti della newsletter, così da sfruttare anche questi ulteriori elementi per comunicare in maniera diretta ed efficace i temi trattati all'interno dell'email e i benefici che possono derivare dalla sua lettura.

Un ulteriore vantaggio offerto da questo semplice stratagemma è quello di poter ricalcare lo stile di comunicazione tipico delle chat, sempre più familiari per utenti di qualsiasi età e livello di dimestichezza con il web e con gli strumenti digitali.
La presenza di simboli ed emoji nell'oggetto delle newsletter rende il tono complessivo dei messaggi meno formale e, in questo modo, può migliorare molto l'efficacia di una campagna DEM, specie quando l'obiettivo è quello di creare un rapporto più saldo e confidenziale con il pubblico al quale ci si rivolge.

 

Gli errori da evitare con l'uso delle emoji newsletter

La prima regola nell'uso dei simboli unicode nell'oggetto delle newsletter è quella di dosare sempre il ricorso a questo stratagemma, riservandolo per gli invii più importanti della stagione o per le occasioni davvero speciali. Viceversa, si corre il rischio di ottenere l'effetto opposto e di indispettire i destinatari, rendendo poco serio e professionale il proprio stile di comunicazione.

Il problema principale legato all'uso dei caratteri speciali consiste nell'impossibilità di avere la certezza che l'oggetto venga visualizzato nel modo desiderato da tutti i destinatari: a seconda del dispositivo, del sistema operativo, del browser e del client di posta elettronica utilizzato, simboli ed emoji possono variare leggermente nell'aspetto o, in alcuni casi, non comparire affatto.

L'oggetto non dovrebbe mai contenere esclusivamente caratteri speciali e, prima di procedere con l'invio della newsletter verso tutti i contatti della mailing list, è sempre bene effettuare un invio di prova verso una o più caselle email, per testare la visualizzazione dell'oggetto. Gmail, Yahoo Mail, Outlook e tutti i principali servizi di posta elettronica sono ormai in grado di interpretare correttamente tutti i simboli unicode ma, come già accennato, non è possibile assicurare una compatibilità del 100%, per cui si consiglia sempre di verificare la resa finale della newsletter prima di confermarne l'invio.

Verifica la compatibilità delle emoji con l'email del destinatario

Utilizzare le emoji, come detto in precedenza, può rappresentare un vantaggio molto importante per attiare l'attenzione del destinatario. Il corretto impiego di queste immagini può rivelarsi un vero tocca sana per il CTR (click through rate) delle tue campagne, tuttavia, bisogna fare attenzione a non trasformarle in uno svantaggio. 

In alcuni casi, se non c'è compatibilità tra l'emoji inserita nella e-mail e l'indirizzo di posta dei destinatari, potrebbero essere visualizzati dei quadrati poco rassicuranti e poco funzionali all'interno della tua newsletter. per questo motivo ci raccomandiamo di controllare sempre l'usabilità delle immagini scelte per gli indirizzi di posta a cui si intende inviare l'email. Per farlo basta assicurarsi che il client di posta utilizzato dai contatti non sia troppo datato, come Outlook 2003, e che il sentiment rimanga lo stesso anche nelle versioni alternative delle emoji presentato per uno stesso codice su iOS.